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giovedì 15 settembre 2011

Dark Souls Recensione - Trucchi, Soluzione, Download Dark Souls PS3, Xbox 360, PC

Dark Souls PS3, Xbox 360, PC


Dark Souls Recensione - Trucchi, Soluzione, Download Dark Souls PS3, Xbox 360, PC



Gameplay Dark Souls

(Wikipedia)

Dark Souls (ダークソウル Dāku Souru?) è un videogioco di ruolo/azione fantasy sviluppato da From Software e verrà pubblicato in Giappone esclusivamente per PlayStation 3, mentre internazionalmente sia per PlayStation 3 che per Xbox 360, affidando la distribuzione a Namco Bandai Games in occidente. Precedentemente conosciuto con il nome in codice Project Dark, è il successore spirituale di Demon's Souls. Il giocatore dovrà combattere con varie armi potenziabili, magie e strategie per sopravvivere in un mondo fantasy dark incredibilmente ostile. Con una connessione online sarà possibile condividere la propria esperienza di gioco con altri giocatori scegliendo di aiutarli o di attaccarli nel mondo di gioco.
Saranno presenti nuove armi, magie e classi. A detta degli sviluppatori sarà inoltre 'molto più difficile', con più nemici e scontri più complicati. Sarà ancora possibile lasciare messaggi scritti agli altri giocatori online, vedere le loro morti, la modalità "player vs player" e una nuova modalità cooperativa.


Dark Souls PC



Anteprima Dark Souls PC, Xbox 360, PS3 @Spaziogames.it



A poche settimane dall’uscita nei negozi abbiamo avuto modo di provare con mano Dark Souls, giunto in redazione in una versione molto prossima a quella finale. Il titolo From Software cercherà di bissare il successo del suo predecessore, Demon’s Souls, proponendo in maniera quasi pedissequa il fenomenale gameplay, fatto di un implacabile trial&error che non ammette cali di concentrazione da parte del giocatore, punendo con la morte ogni suo errore. Questa caratteristica è diventata in breve temo una specie di mantra, tanto che uno dei vanti di questo secondo episodio è di essere persino più complesso del precedente e la morte sarà dunque una fedele compagna durante il vostro viaggio nelle terre di Lordran.

Dark Souls PS3

Inizi Uno splendido filmato introduttivo, capace di catapultarvi all’interno di quest’affascinante universo, vi istruirà sul vostro compito: ripristinare la fiamma della vita rintracciando i leggendari eroi di Lordran. Per ora sarete semplicemente uno dei pochi non morti in grado di muoversi liberamente per queste lande, ma la vostra identità e motivazioni che vi spingono avanti sono ancora avvolte nel mistero. La parte narrativa sembra leggermente più accentuata rispetto a Demon’s Souls, anche se il background, la storia e i legami tra i vari personaggi andranno come al solito dedotti dalle poche parole che si potranno scambiare con gli altri viandanti, o da alcuni indizi disseminati per i livelli.
Prima di addentrarsi nell’avventura dovrete costruire il vostro alter ego, sia dal punto di vista fisico, sia da quello delle capacità. La prima cosa da decidere sarà la classe di appartenenza, che varierà, come al solito, non solo l’equipaggiamento o le statistiche di base, ma influenzerà il successivo approccio al gioco. Esse saranno dieci e garantiranno una discreta scelta:
- Guerriero: predilige la forza e la destrezza e le armature medie
- Cavaliere: punti vita elevatissimi e corazza in grado di sopportare i danni più ingenti
- Viandante: combattente agile e veloce, grazie ad un’armatura leggera e le sue scimitarre
- Ladro: grazie al suo coltello fa della velocità e della furtività le sue armi principali
- Bandito: armato di ascia questo combattente mischia una buona furtività con una discreta forza
- Cacciatore: grazie al suo arco risulta essere una classe votata al combattimento sulla distanza
- Stregone: la prima classe magica è in grado di usare vari tipi di incanti
- Piromante: come il nome suggerisce è un esperto nelle magie del fuoco, ma anche un discreto combattente grazie al suo scudo leggero e la sua ascia
- Chierico: personaggio votato alle magie curative e spirituali
- Discriminato: classe piuttosto flessibile e misteriosa, partirete con un’ascia, ma completamene nudi
Terminata la scelta della classe da interpretare sarà possibile delineare i caratteri fisici del vostro protagonista. Si potrà agire su di una serie di preset già impostati o perfezionare, tramite slider, il proprio alter ego. La ricchezza e la varietà delle opzioni è buona, anche se il livello di dettaglio dei personaggi o il design dei volti è ancora piuttosto basso. Terminati i preparativi dovrete scegliere un unico tesoro da equipaggiare, tra i tanti e potenti che vi verranno messi a disposizione, capaci di ripristinare i punti vita o facilitare l’accrescimento di livello.

Primi passi
Il primo impatto con Dark Souls sarà estremamente familiare per tutti coloro che sono già morti centinaia di volte a Boletaria. Il layout, oltre che la risposta, dei comandi è infatti il medesimo: con i dorsali si gestiscono gli oggetti impugnati, con i bumper per l’utilizzo primario ed i dorsali per quello secondario (perlomeno su Playstation 3). La croce direzionale sarà utilizzata per gestire in maniera veloce l’inventario (sfortunatamente altrettanto scomodo e farraginoso che in Demon’s Souls), con cerchio si eseguirà una schivata o lo scatto, quadrato per usare un oggetto mentre triangolo per passare dall’impugnatura singola a quella doppia. Tutto immutato quindi e l’ambientazione iniziale aiuta ad ammorbidire il passaggio, essendo molto simile al castello di Boletaria. I primi timorosi istanti di gioco ci vedranno rinchiusi in una cella, impossibilitati a fuggire. Un misterioso cavaliere si affaccia da un’apertura, lanciandoci la chiave per uscire dalla nostra prigione. Progressivamente acquisiremo i pezzi di equipaggiamento basilari per l’avventura, oltre che impareremo a conoscere le meccaniche di base. Se il gameplay appare immutato, diversi sono i mutamenti delle altre meccaniche di gioco, molte delle quali ruotano intorno ai falò. Sparsi per i livelli troveremo infatti dei bivacchi abbandonati presso i quali potremo decidere di accamparci. Una volta ravvivata la fiamma si apriranno diverse opzioni, a seconda del tipo di guerriero sviluppato e agli oggetti recuperati. Innanzitutto essi fungeranno come checkpoint: questo vuol semplicemente dire che in caso di morte perderemo, come al solito, tutto ciò che avremo acquisito fino a quel momento, ma perlomeno non dovremo ricominciare dall’inizio del livello. Il prezzo da pagare sarà la ricomparsa di tutti i nemici precedentemente sconfitti, lasciando al giocatore la facoltà di scegliere se assicurarsi un punto di ristoro avanzato, ma con la zavorra di dover combattere nuovamente o proseguire indisturbati, con il rischio di dover ricominciare tutto da capo. Questa meccanica sarà particolarmente utile nei primi istanti di gioco; quando dovremo far crescere esponenzialmente le capacità del nostro eroe, dato che in pochi istanti saremo in grado di accumulare esperienza e livelli. Questo perché presso i falò potremo sia rigenerare i nostri punti vita, colmare la fiaschetta Estus (il recipiente che conterrà “dosi” limitate in grado di farci recuperare energia, meccanica che sostituisce quella delle pozioni), rigenerare e cambiare le magie a nostra disposizione, recuperare umanità e salire di livello. In altre parole i falò sostituiranno il Nexus di Demon’s Souls, dando accesso a tutte queste funzioni basilari in qualsiasi punto della mappa. È ancora presto per capire come questo cambiamento, che apparentemente facilita la progressione nel gioco, sia stato bilanciato dagli stessi sviluppatori che puntano a creare un gioco estremamente difficile.

Bello, ma…
Esattamente come con Demon’s Souls, quello che stupisce in Dark Souls è l’atmosfera incredibile che permea ogni angolo di Lordran, dai silenzi assordanti di alcuni corridoi al fascino dei design di ambientazioni e nemici, fino ad arrivare agli enigmatici comprimari, da decifrare e coi quali interagire durante l’avventura. Nonostante il notevole passo in avanti va comunque sottolineato come il titolo From Software presenti ancora alcune lacune, come compenetrazioni, saltuari cali di frame rate, texture non sempre particolarmente definite ed una complessità poligonale delle ambientazioni non all’avanguardia. Lo spettacolo messo in scena dagli sviluppatori è comunque ottimo, soprattutto in occasione delle boss battle, solitamente contro enormi avversari.
Sfortunatamente la versione provata non consentiva di andare online per scoprire le novità riguardanti questo aspetto, ma ormai manca poco ed il codice recensibile si spera sia in arrivo presto.
Da sottolineare il buon doppiaggio in inglese, coadiuvato da discreti sottotitoli in italiano.

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