Pubblicità

martedì 13 settembre 2011

Trials Evolution Xbox 360 Recensione, Trucchi, Soluzione, Download | Trials Evolution

Trials Evolution Xbox 360



Trials Evolution Xbox 360 Recensione, Trucchi, Soluzione, Download


Trials Evolution è il seguito di Trials HD, particolare puzzle game a base di motocross e fisica.


Anteprima Trials Evolution @Spaziogames.it


Dopo averne dato annuncio all’E3, i ragazzi di RedLynx hanno finalmente mostrato qualcosa della loro nuova creatura: Trials Evolution. Il nome Trials, la cui calzante e irresistibile ironia non sarà mai elogiata abbastanza (Trials = tentativo), ai possessori di Xbox 360 dovrebbe giungere nuovo a pochi. Trials HD è infatti, con gli oltre due milioni di download, uno dei titoli più venduti, ed anche più interessanti, su XBLA. La sua formula era semplice: riproporre in modo non dilettantistico il concept degli innumerevoli web-games a base di moto da cross e percorsi ad ostacoli, in due dimensioni. La competenza e la passione dei RedLynx hanno trasformato questa semplice idea di design in un gioco a tutto tondo capace di guadagnarsi a pieno titolo i traguardi commerciali e non di cui sopra. Simulazione fisica eccellente, controlli precisi, comparto grafico ottimo, ostico come pochi giochi sanno esserlo e proprio per questo spaventosamente assuefante (e dannatamente sadico). Adesso, questo piccolo gioiello di giocabilità ha un seguito, o meglio, si prepara a fare un balzo evolutivo (almeno secondo le intenzioni degli sviluppatori). Si tratta adesso di vedere cosa possiamo aspettarci all’uscita, fissata à la Id Software (o Blizzard se preferite) per un “when it’s done”.

Un gioco per tutti e per nessuno
Il principale intento degli sviluppatori sembra essere, su più di un fronte, rendere l’esperienza di Trials accessibile su più livelli. Mantenere cioè un nocciolo dannatamente hardcore per quelli con i denti e la volontà abbastanza ferree da addentarlo, e una polpa decisamente più soffice per quelli che cercano un approccio meno impegnativo o che desiderano una palestra meno punitiva di quanto non fosse l’iter fino agli stage finali in Trials HD. Sembrerebbe la soluzione perfetta. Da un lato cultori del primo titolo non dovranno temere di trovarsi davanti ad una versione di Trials “evoluta” nella direzione del gaming odierno: for dummies. Trials Evolution sembra più che intenzionato ad essere all’altezza della sua fama: difficoltà, frustrazione, lacrime e joypad rotti saranno ancora ad aspettarci. D’altra parte gli sviluppatori faranno di tutto per rendere la curva di difficoltà decisamente meno ripida che in passato.
Le novità in cantiere sono moltissime e gli aspetti del titolo che hanno beneficiato dell’amorevole mano degli sviluppatori sono tutti quelli che ci possono venire in mente, eccetto uno. Le meccaniche base di gameplay sono praticamente identiche: ancora dal punto A al punto B, tanti ostacoli in mezzo. Le vostre armi: la trazione della vostra fida moto e il controllo sul peso del pilota, niente di più o meno di quanto abbiamo già visto.
Tutto il resto è invece più ricco e rifinito di prima. Per cominciare il single player: il ritmo di avanzamento verso i tracciati più ostici è stato volutamente reso più lento. In Trials HD ci si ritrovava facilmente a confrontarsi con tracciati per le cui difficoltà, semplicemente, non si era ancora pronti. Qui un sistema di punti (ottenuti in base alla valutazione con cui si porta a termine ogni tracciato) garantisce una progressione più lenta e sopratutto che voi siate realmente più bravi, e non solo più fortunati o caparbi, quando vi viene garantito l’accesso al blocco di stage di difficoltà superiore. Ciliegina sulla torta: gli stage dovrebbero essere circa sessanta alla data di uscita. Accanto ai normali tracciati torneranno anche gli Skill Games: sfide decisamente folli che oltre ad essere divertenti (e ovviamente difficilissime) rappresenteranno un ulteriore campo di prova per affinare le vostre abilità. Gli sviluppatori hanno assicurato qualità e quantità, non facciamo fatica a credere che sarà effettivamente così.

Tentativi in compagnia
Dal fronte della modalità multigiocatore ci aspettiamo grandi cose. Anche qui Trials Evolution in un certo senso si sdoppia. Avrà infatti due modalità multigiocatore, ben differenziate. Una è quella classica: si corre sui tracciati della modalità in singolo, affrontando i fantasmi degli altri giocatori, tentando di completare il percorso più velocemente e con meno errori degli altri. L’altra modalità è invece nuova di zecca: Supercross. Essa imprime una decisa sterzata al comparto multigiocatore di Trials Evolution nella direzione tanto dell’adrenalina e del divertimento, quanto dell’accessibilità. Siamo qui di fronte a dodici tracciati, pensati apposta per Supercross e dalla struttura molto più semplice rispetto a quelli normali, ma che dispongono di quattro corsie identiche e parallele. Un ritmo indiavolato la farà probabilmente da padrone, tanto online che offline: innanzitutto le (frequenti) cadute sono gestite in modo da non penalizzare eccessivamente chi commette un errore, tagliandolo fuori dalla gara. Al contrario, gli sarà concesso di ripartire da fermo dal punto in cui si trova l’ultimo in classifica. Il ritmo delle gare ne giova enormemente: nessuna competizione è definitivamente compromessa da un errore e nessun vantaggio è tanto ampio da non poter essere sciupato per la tensione di avere (e vedere a schermo) gli avversari alle calcagna. Se abbiamo parlato di maggiore accessibilità di queste gare è perché esse sono di genere fondamentalmente diverso da quelle in cui ci si affronta sui tracciati della modalità in singolo: le prime sono decisamente più “gare”, le seconde più “puzzle”. Si tratta qui infatti di gareggiare con i propri nervi su percorsi di difficoltà risibile, più che con il percorso stesso: l’accento è posto sul ritmo anziché sul superamento di ostacoli. Per questi motivi è facile immaginare quale sarà la modalità multigiocatore che riscuoterà più successo online.

LittleBigTrials
Accessibilità vs tendenza hardcore anche per quanto riguarda la creazione di contenuti. Creazione e condivisione di livelli erano elementi già presenti nell’originale Trials HD, ma più come bonus implementati in maniera non impeccabile che come colonne portanti dell’esperienza. Ora sembra essere tutto diverso. Innanzi tutto RedLynx ha pensato bene di creare un sistema per condividere le proprie creazioni, e per appropriarsi di quelle altrui oltre i limiti della propria lista amici: Track Central. Poi l’editor vero e proprio, anzi, gli editor. Sarà infatti presente non solo un track editor base, la cui funzione sarà quella di creare il tracciato dei vostri sogni (o incubi) e condividerlo (anche se dovrete prima portarlo a termine per poterlo pubblicare) ma anche un Pro editor, le cui mirabolanti funzioni permetteranno, a detta degli sviluppatori, ai più creativi di creare interi giochi, à la Little Big Planet appunto. Ad alimentare le nostre speranze in merito alla bontà di questi editor sta non solo la più che discreta qualità di quello presente in Trials HD, ma anche il fatto che i tracciati presenti nel gioco sono stati creati adoperando lo stesso strumento che gli sviluppatori metteranno nelle nostre mani. Ci sono dunque ottime possibilità che la community si ritroverà tra le mani due strumenti sufficientemente potenti e facili da usare per supportare il titolo anche dopo il rilascio, DLC a parte (per i quali gli sviluppatori hanno già qualche idea).

Evoluzione visiva
Nonostante Trials Evolution non sia di certo uno di quei titoli che fanno di un comparto tecnico da urlo il loro selling point, questo si presenta estremamente bene dal punto di vista visivo. Il motore grafico è stato riprogettato da zero. I tracciati si sono mossi dalle loro location industriali per spostarsi all’aria aperta: paesaggi acquatici, collinari ed atri ancora ospiteranno le nostre acrobazie su due ruote. Lo stesso sviluppo dei livelli è articolato non più sulle sole due dimensioni, ma si snoda attorno a rilievi ed edifici, in maniera assolutamente non realistica ma proprio per questo spettacolare. Il movimento della telecamera non è di certo creativo, ma di sicuro competente. La profondità di campo di cui si godrà nei tracciati che si snodano nei cieli (si! anche questo è possibile e anche nell’editor, ovviamente), apprezzabile. Insomma anche l’involucro sembra confezionato con la dovuta cura, e la cosa non è che un ulteriore elemento positivo, ovviamente.
Per tirare le somme: Trials Evolution promette di essere, e da quanto ci è dato vedere probabilmente sarà, il seguito che i fan del primo capitolo, non sazi dei DLC, aspettavano. Quanto vi era di buono in Trials HD è ancora lì, ingrandito, potenziato, migliorato. Non resta che attendere notizie più precise sulla data di uscita e prepararsi ad un trial and error...infinito.



Trials Evolution Anteprima by eurogamer.it


Sebbene un video di pochi minuti solitamente non sia la cosa più eccitante che si possa vedere durante la presentazione di un gioco, il brevissimo teaser del nuovo Trials Evolution, presentato per la prima volta in occasione dello scorso E3, non ha avuto molte difficoltà a catalizzare a sé gli occhi dei giornalisti.

Esplosioni vertiginose in mezzo a enormi canyon soleggiati, accelerazioni al limite della fisica nel cuore di edifici pronti a crollare da un momento all'altro, balzi che sfidavano la morte in acrobatiche danze aeree contornati da enormi e affilatissime seghe circolari: più di quanto bastasse per stampare nei volti del pubblico un ghigno compiaciuto.

L'obiettivo principale degli sviluppatori in questa evoluzione del già ottimo Trials HD, ancora una volta, consisterà nel creare un sistema di guida affidabile e preciso, che consenta al giocatore il controllo completo delle moto. Un sistema che già nel capostipite poteva vantare una solidità di tutto rispetto, al di là di una difficoltà sostenuta che, in più di qualche circostanza, obbligava il giocatore a trascorrere numerose sessioni focalizzate sull'apprendimento dei rudimenti della guida, piuttosto che sulla gara in sé.

Fa piacere scoprire che la precisione di Trials HD rimarrà immutata anche in Evolution: ogni singola sgomitata con l'avversario, ogni gridolino mal soffocato nel tentativo di spostare il baricentro del pilota, ricorrendo a misteriosi poteri telecinetici quali spostarci noi stessi sul divano per superare indenni il prossimo checkpoint, sono ancora lì al proprio posto.

Una conferma molto più che gradita, considerando che pur trattandosi di un gioco dalla natura spiccatamente hardcore, il rischio di incappare in un sequel che sacrificasse l'affidabilità e la complessità sull'altare del'accessibilità commericale non è mai trascurabile. Per nostra fortuna (o sfortuna, quando ci troveremo nel mezzo della gara), quest'evenienza non verrà sfiorata nemmeno lontanamente: preparatevi a checkpoint impietosi e a respawn dislocati con molta meno generosità di quanto visto nel precedente capitolo.

Se pensate inoltre di approdare alle sfide più complicare procedendo semplicemente per tentativi, duole dire che siete fuori strada. L'intento di RedLynx non è solo quello di aggiungere un ulteriore livello di frustrazione al progredire del gioco, ma di inserire una sorta di "substrato didattico" che insegni come sia effettivamente possibile raggiungere l'impossibile, così da riutilizzare la capacità appresa nel tracciati successivi.

Le corse vengono ora raggruppate nei cosiddetti Eventi: l'approccio sinora utilizzato, che prevedeva una progressione in un primo gruppo di gare che, una volta superate, avrebbe aperto un tier di maggiore difficoltà, viene abbandonato in favore di un approccio del tutto nuovo, che richiede al giocatore un costante miglioramento della propria condotta di gara.

Quest'ultima viene infatti valutata in relazione all'effettivo valore degli achievement ottenuti, e sarà premiata con medaglie di valore maggiore a seconda delle azioni di gioco compiute. Il tutto, ancora una volta, permetterà dunque di padroneggiare tecniche e skill di guida che, nei livelli successivi, torneranno sicuramente utili.

Ad aiutare ulteriormente il giocatore nella sua ascesa alla perfezione contribuirà un sistema di informazioni che mostrerà a video i dati relativi ai migliori punteggi sul tracciato uploadati sui server di gioco. Inoltre la presenza di una piccola freccia fluttuante indicherà in ogni istante l'altitudine e il posizionamento di eventuali altri contendenti umani, permettendo di prendere spunto dalle migliori performance altrui qualora il circuito corrente si rivelasse troppo ostico. Il tutto, ovviamente, a fianco degli immancabili replay.

Nessun commento:

Posta un commento